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Onde D’urto Radiali In Fisioterapia
La terapia con le onde d’urto (onde acustiche a elevata intensità, prodotte da appositi generatori e in grado di propagarsi rapidamente nei tessuti) è una metodica non invasiva molto utilizzata, poiché possiede un’azione antalgica davvero efficace (che dipende anche dalla validità dell’apparecchiatura utilizzata e dalla preparazione ed esperienza dell’operatore), consentendo di ridurre l’uso dei farmaci antinfiammatori e antidolorifici; essa ha una vasta applicazione, è ben tollerata e non presenta controindicazioni di rilievo.
Sono indicate per patologie, sia in fase acuta sia cronica, prevalentemente legate ai tendini (tendinopatie) e alle ossa, e, spesso, evitano il ricorso ai trattamenti chirurgici.
Hanno un effetto antinfiammatorio, antidolorifico, anti-edema (cioè per contrastare il gonfiore) e un’azione di rigenerazione cutanea.
Se la terapia viene eseguita correttamente e con apparecchiature idonee, le onde d’urto sono assolutamente ben tollerate e non invasive, soprattutto quando riguarda patologie dei tessuti molli (tendini e legamenti).
La terapia prevede cicli di 3 sedute, ripetibili al massimo altre due volte
In genere, il risultato della terapia con le onde d’urto non è immediato: i benefici iniziano a manifestarsi dopo circa 20-30 giorni dalla fine del trattamento stesso.
In generale, il trattamento è una metodica sicura e non invasiva. Eventuali effetti collaterali possono essere la formazione di piccoli ematomi, superficiali e di breve durata, e l’accentuazione della sintomatologia dolorosa dopo il trattamento, evento che non deve essere interpretato negativamente, ma come una possibile risposta positiva alla stimolazione meccanica sui tessuti.
Esistono delle situazioni per le quali è sconsigliato l’utilizzo di tale trattamento: principalmente, la presenza di patologie tumorali; paziente portatore di pacemaker o di altri tipi di elettrostimolatori; paziente con malattie o alterazioni della coagulazione del sangue; gravidanza
L’azione meccanica delle onde pressorie sul tessuto stimola il sistema nervoso e il rilascio di ossido di azoto e altre sostanze messaggere. Tra gli effetti si annoverano l’aumento del metabolismo e dell’angiogenesi, nonché il rilascio di fattori di crescita endoteliale vascolare. Tutti questi effetti possono portare infine ad una riduzione del dolore cronico.
Indicazioni Tipiche:
Achillodinia; Epicondilite laterale/mediale; Fascite plantare; Tendinite rotulea;Tendinite calcifica; Periostite tibiale; Tendinopatia trocanterica; Punti trigger: adduttori della coscia; Punti trigger: sindrome cervicale; Punti trigger: dorsalgia; Punti trigger: lombalgia; Punti trigger: accorciamento dei muscoli delle cosce; Punti trigger: accorciamento dei muscoli del polpaccio.